Evidenze osservazionali epidemiologiche confermano l’associazione inversa tra il consumo regolare di frutta e verdura e il rischio cardiovascolare. Si ipotizza infatti che il mancato consumo di questi alimenti sia responsabile di circa il 14% dei casi di infarto acuto del miocardio. In particolare numerosi studi dimostrano che elevati livelli di assunzione di legumi, che rappresentano una valida fonte di fibre insolubili e proteine vegetali, sono in grado di ridurre la colesterolemia e il rischio cardiovascolare.
Tuttavia la maggior parte dei dati pubblicati riguarda il consumo specifico della soia; è invece meno chiaro l’effetto di una dieta ricca di altri legumi, quali i fagioli, i piselli o le lenticchie, più comunemente presenti nella dieta occidentale.
In questa metanalisi sono stati valutati i dati ottenuti da 10 studi clinici randomizzati che hanno esaminato la relazione tra il consumo di legumi e il profilo lipidico, su un totale di circa 270 pazienti. I risultati dimostrano che il consumo di piselli, lenticchie, fagioli o fave, per almeno 3 settimane, comporta una riduzione media di 11,8 mg/dL per il colesterolo totale e di 8 mg/dl per il colesterolo LDL, confermando che l’incremento dei livelli di consumo di legumi, e non solo di soia, può essere efficace nel controllo dei fattori di rischio con obiettivi di prevenzione cardiovascolare.
Bazzano LA, Thompson AM, Tees MT, Nguyen CH, Winham DM.
Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2009 Nov 23.
07/02/10
Legumi e colesterolemia
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