22/11/12

Un rischio ....."salato"

Gli effetti negativi per la salute dell’eccessivo consumo di sale sono ampiamente riconosciuti dalla comunità medico-scientifica che è ormai concorde nel ritenere che un elevato apporto di sale si associ ad un rischio maggiore di sviluppare numerose malattie croniche, sia cardiovascolari che tumorali. 
Per questa metanalisi sono stati analizzati 11 studi (di cui 7 studi caso-controllo e 4 di coorte), scelti partendo da un campione iniziale di 1.580 studi, che avevano coinvolto oltre due milioni di individui, e più di 12.000 casi, che hanno valutato la relazione tra sale e rischio di tumore allo stomaco. Dall’analisi dei risultati emerge un’associazione positiva piuttosto marcata tra elevato apporto di sale e rischio di tumore gastrico; tra le persone con elevato consumo di sale il rischio è circa raddoppiato rispetto a quello rilevato tra le persone con un apporto ridotto (Odds Ratio o OR=2,05). Va osservato che i limiti di classificazione degli apporti di sale (elevato o ridotto) variavano da studio a studio. Valutando i dati in funzione della zona geografica in cui sono stati condotti gli studi, emergono OR più elevati per gli studi realizzati in Asia rispetto a quelli condotti in Europa; stratificando invece in funzione della fonte di sale, si rilevano OR pari a 1,20 e 2,41 per consumi rispettivamente di sale tal quale e di cibi salati. Queste osservazioni suggeriscono che in Asia la sensibilità agli effetti del sale sia maggiore che in Europa e che l’effetto di elevati consumi di sale sia potenziato da altri componenti degli alimenti tipicamente salati. 
La metanalisi conferma quindi l’esistenza di un’associazione tra apporto di sale e rischio di tumore gastrico, e supporta quindi l’importanza della riduzione del consumo di sale. Come affermato dagli stessi autori, questo studio ha comunque alcune limitazioni, principalmente legate all’elevata variabilità dei valori di cut-off utilizzati per discriminare tra “elevato apporto” e “basso apporto”, che potrebbero avere influito sui risultati emersi. (fonte NFI)

Nessun commento:

Posta un commento