Le abitudini alimentari dei genitori influenzano in maniera significativa quelle dei loro figli e questo è un dato di cui va tenuto conto quando si mettono a punto campagne di lotta e prevenzione all’obesità infantile.
Una ricerca condotta dagli studiosi della Oklahoma State University su 239 genitori ha scoperto che ne esistono principalmente di due tipi: un gruppo, definito “autoritario”, che proibisce alcuni cibi e preme affinché i bambini mangino frutta, verdura e altri alimenti; un altro gruppo, invece, è più ‘permissivo’ e lascia che i bambini mangino ciò che desiderano.
Tra questi due gruppi, però, i ricercatori hanno individuato una via di mezzo che, come spesso accade, rappresenta l’approccio più efficace: genitori abbastanza autoritari su certi divieti alimentari, ma che scelgono a loro volta di mangiare sano dando un esempio che viene facilmente seguito dai figli.
“Ciò dimostra che combattere l’obesità infantile non è semplice se non si tiene conto del contesto familiare e non si chiede ai genitori un diretto coinvolgimento anche personale nella battaglia” ha spiegato sul numero di luglio del Journal of the American Dietetic Association Laura Hubbs-Tait, che ha guidato lo studio.
11/07/08
Lotta all'obesità infantile: i genitori devono dare il buon esempio
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