11/07/08

Ecco i 10 'supercibi' da includere nella dieta

New York - Non compaiono spesso sulla nostra tavola, eppure, secondo il nutrizionista Dr. Jonny Bowden che scrive oggi per Abc News, questi dieci cibi sono un vero toccasana.
Ecco dunque la lista per la prossima spesa al supermercato. Barbabietole.
Sono un'ottima fonte di folato e betaina, due sostanze che abbassano i livelli di omocisteina nel sangue, un composto che puo' danneggiare le arterie e aumentare il rischio di malattie cardiache. 
In piu' i pigmenti naturali - betacianine - delle barbabietole si sono provati dei potenti anti-cancerogeni nei test sui topi. 
Il cavolo (famiglia delle crucifere).
 Da apprezzare soprattutto per il contenuto di sulforafano, un composto chimico che aiuta la produzione di enzimi nel corpo che combattono i radicali liberi e riducono il rischio di cancro. 
Guava, un frutto tropicale, con un'altissima concentrazione di fibre e di licopene, un antiossidante che tiene lontano il cancro alla prostata. 
La bieta, ricca di luteina e zeaxantina, dei carotenoidi che proteggno la retina dai danni dell'invecchiamento.
La cannella.
 Tiene sotto controllo gli zuccheri nel sangue. 
La portulaca (Portulaca oleracea), comunemente considerata una pianta infestante, andrebbe invece usata a tavola (come il prezzemolo o per la preparazione di salse) perche' ricchissima di grassi omega-3; inoltre contiene grandi quantita' di melatonina, un antiossidante che aiuta a prevenire i tumori. 
Succo di melagrana. Abbassa la pressione e fornisce molta vitamina C. 
Bacche di Goji, dall'alto potere antiossidante. I loro zuccheri inoltre abbassano la resistenza all'insulina - fattore di rischio del diabete - nei topi. 
Prugne secche. Hanno grandi quantita' di acidi neoclorogenico e clorogenico, degli antiossidanti potenti, anche qui efficaci nel prevenire i tumori. 
Semi di zucca. Sono molto ricchi di magnesio. 
E una dieta ricca di magnesio aiuta a vivere piu' a lungo, secondo una recente ricerca francese. 

Lotta all'obesità infantile: i genitori devono dare il buon esempio

Le abitudini alimentari dei genitori influenzano in maniera significativa quelle dei loro figli e questo è un dato di cui va tenuto conto quando si mettono a punto campagne di lotta e prevenzione all’obesità infantile.


Una ricerca condotta dagli studiosi della Oklahoma State University su 239 genitori ha scoperto che ne esistono principalmente di due tipi: un gruppo, definito “autoritario”, che proibisce alcuni cibi e preme affinché i bambini mangino frutta, verdura e altri alimenti; un altro gruppo, invece, è più ‘permissivo’ e lascia che i bambini mangino ciò che desiderano.


 Tra questi due gruppi, però, i ricercatori hanno individuato una via di mezzo che, come spesso accade, rappresenta l’approccio più efficace: genitori abbastanza autoritari su certi divieti alimentari, ma che scelgono a loro volta di mangiare sano dando un esempio che viene facilmente seguito dai figli.


“Ciò dimostra che combattere l’obesità infantile non è semplice se non si tiene conto del contesto familiare e non si chiede ai genitori un diretto coinvolgimento anche personale nella battaglia” ha spiegato sul numero di luglio del Journal of the American Dietetic Association Laura Hubbs-Tait, che ha guidato lo studio.

01/07/08

Mandorle per tutti

Pare che le mandorle siano da raccomandare oltre che per i loro benefici effetti sull'ipercolesterolemia e sul diabete, anche per le loro potenzialità come prebiotici. 
In particolare sarebbe la farina di mandorle ad avere un effetto prebiotico sulla flora intestinale.
 E tra l'altro se private della loro parte lipidica le mandorle non avrebbero l'effetto prebiotico che quindi sarebbe proprio legato al loro contenuto lipidico.
 Per il momento gli esperimenti sono stati effettuati su colture in vitro di batteri fecali, nelle quali si è evidenziato lo sviluppo di microflora benefica.
 Tuttavia i ricercatori auspicano a breve buoni risultati anche sull'intestino umano in vivo.