05/03/08

Le 10 regole per avere le gambe in piena forma

Roma - Le gambe sono lo specchio piu' fedele della salute, lo stile di vita e lo stato nutrizionale di una donna: per questo occorre rispettare dieci semplici regole per mantenerle in forma. 
Almeno secondo il Prof. Pier Luigi Rossi, Medico Specialista in Scienza della Alimentazione dell'Ospedale San Donato di Arezzo, che partecipa oggi presentazione della campagna educazionale "Piu' salute alle gambe", in collaborazione con la SIFL, la Societa' Italiana di FleboLinfologia, e con la associazione internazionale 'Femme Sante' Sante' Femme - Donna Salute Salute Donna', presieduta da Rosanna Lambertucci.
Anzitutto, attenzione ai carboidrati: il primo 'must' del decalogo e' quello di non superare la dose massima giornaliera di 150 grammi (ma non meno di 130). Importante anche scegliere alimenti a bassa densita' glucidica (contenuto di carboidrati in un grammo) e preferire quelli integrali, meglio se nella prima parte della giornata, limitando l'apporto di carboidrati nella cena.
 Mangiare spesso, mangiare poco: cinque pasti al giorno, colazione, spuntino mattutino, pranzo, merenda e cena.
Mangiare ogni tre ore e' consigliabile per mantenere la glicemia al di sotto del valore di 120 mg/dl. 
Mangiare quattro alimenti alcalinizzanti per ogni alimento acidificante, per evitare la cellulite e la sindrome varicosa nelle gambe; l'80% degli alimenti deve venire dal mondo vegetale e il 20 % da alimenti di origine animale.
Non a caso l'esperto consiglia di mangiare cinque porzioni di frutta (tre) e di verdura (due) durante la giornata per lo piu' crudi, e fare un deciso uso di centrifugati composti da verdura e frutta combinate assieme, per introdurre minerali, vitamine, nutrienti ad azione nutraceutica capaci di bloccare gli effetti aggressivi, degenerativi dei radicali liberi dell'ossigeno e dell'azoto che si formano nei mitocondri cellulari.
Va eliminato il sale da cucina: e' salutare passare dal gusto salato al gusto acido ed usare l'aceto balsamico o di altro tipo al posto del sale, e introdurre alimenti ricchi di calcio. 
Utile inoltre bere acqua con un pH superiore a 6, almeno 10 bicchieri al giorno e scegliere acqua minerale con un residuo fisso secco al di sopra di 300 mg/ litro.
Ottimo anche camminare molto: almeno 10.000 passi al giorno. 
Il movimento delle gambe infatti accelera la velocita' del flusso sanguigno contribuendo a rimuovere il grasso sottocutaneo in particolare accumulato nelle cosce. 
E poi fare ginnastica respiratoria con tre movimenti (profonda inspirazione, trattenere il respiro, profonda espirazione) per almeno due minuti.
 Infine, l'esperto raccomanda di ridurre il peso corporeo, in particolare l'eccesso della massa grassa addominale, glutei e radice coscia ed eliminare la disbiosi intestinale assumendo alimenti probiotici e prebiotici, nonche' ricorrendo a tisane preparate con finocchio dolce, menta piperita, anice ad azione camminativa.

04/03/08

Il thè nero contiene delle sostanze che aiutano a prevenire il diabete

Siete amanti del tè nero? Secondo i ricercatori della Dundee University sarete allora abbastanza protetti dal diabete di tipo 2.
 Gli studiosi scozzesi, in collaborazione con i colleghi dello Scottish Crop Research Institute, hanno analizzato il tè nero in laboratorio e hanno scoperto che alcune sue componenti, come le teflavine e le terubigine, riescono a ‘mimare’ perfettamente il meccanismo di azione dell’insulina.
 In particolare, gli scienziati guidati da Graham Rena, hanno osservato che queste sostanze riescono a imitare l’azione dell’insulina su una proteina che, nei topi, nei moscerini da frutta e nei vermi, ha già dimostrato di giocare un ruolo-chiave nel rapporto tra dieta e salute.
 Secondo i ricercatori, è possibile che questi componenti del tè svolgano la stessa azione nell’organismo umano riuscendo, quindi, a prevenire lo sviluppo del diabete.
Lo scienziato scozzese ha spiegato, sull’ultimo numero della pubblicazione scientifica Aging Cell, che verranno condotte ulteriori ricerche in proposito: “per ora si tratta di uno studio preliminare che certamente dimostra i benefici effetti procurati dal tè e dai suoi componenti sulla prevenzione del diabete e per la salute in generale, ma certamente andranno condotti degli esperimenti clinici sugli uomini prima di poter dare a questa ipotesi una validità scientifica” ha concluso Rena.

03/03/08

Anoressia: progetto del governo per prevenzione

Roma - Prendera' il via ad aprile il progetto "Le Buone pratiche dicura e la prevenzione sociale dei Disturbi del comportamento alimentare (DCA)". 

E' la prima volta che in Italia viene messo a punto un progetto nazionale di intervento preventivo e assistenziale (con uno stanziamento di circa 1 milione di euro) per fronteggiare l'emergenza sociale dell'anoressia, della bulimia e degli altri disturbi del comportamento alimentare che investono una percentuale crescente di italiani e che conoscono una loro preoccupante diffusione soprattutto tra le ragazze ed i ragazzi piu' giovani.

Il progetto sara' presentato lunedi' 3 Marzo, presso la sede del Ministero per le Politiche giovanili e le Attivita' sportive (POGAS) in Largo Chigi 19 (salone Monumentale, secondo piano).

 Il progetto e' stato elaborato sulla base del Protocollo di Intesa tra il Ministero per le Politiche giovanili e il Ministero della Salute e realizzato nell'ambito del programma "Guadagnare Salute".

All'incontro di lunedi (ore 9.30) e' prevista la partecipazione di rappresentanti del Ministero per le Politiche giovanili e del Ministero della Salute, rappresentanti della Regione Umbria (regione capofila nel coordinamento del progetto), oltre a vari soggetti - servizi pubblici e associazioni da tempo attive nel campo della lotta contro i disturbi del comportamento alimentare - coinvolti negli interventi specifici. 

Alla fine della mattinata, dalle ore 12,00, sono previsti gli interventi dei Ministri Livia Turco e Giovanna Melandri. Nel corso dell'incontro - che sara' aperto alla stampa - verranno presentati i diversi ambiti di intervento (monitoraggio delle "buone pratiche" diffuse sul territorio, azioni di prevenzione nella scuola, sui media, attraverso lo sport e il ruolo dell'industria alimentare) in cui si articola il progetto sul territorio nazionale.