18/10/12

DIETA E MENOPAUSA

I sintomi vasomotori, la sudorazione e soprattutto le vampate di calore, rappresentano le manifestazioni più comuni durante la menopausa che si stima interessino circa l’80% delle donne in questa fase della vita. Diversi sono i fattori associati al peggioramento di questa sintomatologia e tra questi vi è sicuramente l’eccesso ponderale. 
Per valutare l’efficacia di un intervento dietetico, finalizzato alla perdita di peso, 17.473 donne americane, reclutate nell’ambito dello studio Women's Health Initiative Dietary Modification, sono state sottoposte ad intervento dietetico (caratterizzato da un ridotto apporto di grassi e da un elevato consumo di frutta, verdura e cereali integrali) o ad un trattamento di controllo. 
I risultati mostrano che le donne che hanno seguito la dieta affermavano più frequentemente di rilevare la riduzione o addirittura la scomparsa dei sintomi vasomotori (Odd Ratio, o OR, pari a 1,14) rispetto al gruppo di controllo. Inoltre, più donne che perdevano almeno 4,5 kg nel primo anno di trattamento, o che perdevano almeno il 10% del peso iniziale, dichiaravano di avere eliminato le vampate di calore, rispetto a coloro che avevano mantenuto il proprio peso (OR=1,23). Tuttavia la scomparsa di fenomeni vasomotori moderati o gravi si verificava solo in caso di calo ponderale elevato (circa 10 kg). 
In conclusione, secondo i risultati di questo studio, perdere peso con un regime alimentare bilanciato può contribuire a ridurre la sintomatologia tipica della menopausa ed è pertanto una strategia raccomandabile nel trattamento delle vampate di calore.

04/10/12

Attivita' fisica riduce l'insulino resistenza e l'obesità nei bambini

Vari studi hanno dimostrato l’efficacia dell’esercizio fisico nella riduzione del rischio metabolico nel bambino; non è ben noto, tuttavia, il ruolo della “quantità” e della “qualità” dell’esercizio fisico in questo contesto.
Il presente lavoro è stato condotto al fine di valutare l’effetto di differenti livelli di attività fisica aerobica sull’insulino-resistenza, il grasso corporeo ed il grasso viscerale in un gruppo di 222 bambini (94 maschi e 128 femmine; età media: 9,4 anni) sedentari e sovrappeso o obesi.
I bambini sono stati randomizzati ad eseguire bassi livelli (20 min/die; n=71) o alti livelli (40 min/die; n= 73) di attività fisica per 5 giorni/settimana, per una durata media di 13 settimane. Il gruppo di controllo (n=78) ha invece continuato l’attività fisica usuale.
Al termine del trattamento, i livelli plasmatici di insulina si sono ridotti significativamente nei soggetti che avevano svolto livelli elevati (-3,56x103 μU/mL) o bassi (-2,96x103 μU/mL) di attività fisica, rispetto al gruppo di controllo. È inoltre emersa una correlazione dose-risposta tra i livelli di attività fisica e la riduzione del grasso corporeo, sia totale (-1,4% e -0,8%) che viscerale (-3,9 cm3 e -2,8 cm3) nei soggetti con elevati e bassi livelli di attività fisica, rispettivamente, rispetto ai soggetti del gruppo di controllo.
In conclusione, questo lavoro dimostra l’efficacia dell’attività fisica, anche a livelli moderati, nel miglioramento dell’insulino-resistenza e dei livelli di adiposità in un gruppo di bambini sedentari e sovrappeso o obesi. L’effetto aumenta al crescere della durata giornaliera dell’attività fisica.( fonte NFI)