20/07/10

Prostata a rischio con dieta scorretta

Nei pazienti affetti da cancro della prostata si rileva un'elevata prevalenza di obesità, un eccesso di grasso corporeo e addominale e diete carenti di nutrienti protettivi. 
Il dato emerge da uno studio pilota effettuato in Portogallo da Azade Mehdad e collaboratori dell'Istituto di Medicina molecolare dell'Università di Lisbona, su 87 uomini colpiti dalla malattia con un'età media di 69 +/- 7 anni di cui 74 (84,1%) con tumore allo stadio II, cinque (5,7%) allo stadio I e nove (10,2%) allo stadio III.
Lo score di Gleason è risultato >/= 7 in 39 pazienti (45%). Per quanto riguarda lo stato nutrizionale ben 78 pazienti (89%) erano in sovrappeso od obesi, 84 (97%) con una percentuale di grasso corporeo al di sopra del limite massimo (>25%) e 43 (49%) con un girovita > 102 centimetri. L'analisi univariata non ha mostrato nessuna associazione tra i parametri. 
L'analisi multivariata ha invece evidenziato un'associazione tra i più alti valori del Bmi, la percentuale di grasso corporeo e i punteggi Gleason indicativi di una malattia aggressiva, variabili che peggioravano in base all'età. L'analisi effettuata sulla frequenza di assunzione degli alimenti ha mostrato un basso consumo di acidi grassi omega-3, di verdure e di cereali integrali nonché una correlazione tra un basso apporto di yogurt e verdure con i punteggi Gleason di malattia più aggressiva. Nutr Hosp, 2010; 25(3): 422-7