l fosforo è un elemento isolato per la prima volta nel 1669 dal chimico tedesco Henning Brand: nel tentativo di distillare i sali residui dell'evaporazione dell'urina, Brand produsse un materiale bianco, luminescente al buio (da allora, la parola fosforescente è usata per descrivere i materiali che emettono luminescenza al buio senza bruciare).
Il fosforo è abbondante nelle cellule degli esseri viventi, del cui metabolismo è un componente essenziale: è presente nelle molecole del DNA, è un elemento strutturale di denti, ossa e cellule, è indispensabile in diversi processi di produzione di energia e nella trasmissione degli impulsi nervosi.
Al fosforo (e in generale al consumo di pesce) viene attribuito un effetto positivo sull'intelligenza e sulla memoria.
La dose dose raccomandata di fosforo è di 800 mg al giorno per gli adulti, 300 mg per i neonati fino ai 6 mesi e 1200 mg al giorno per gli adolescenti e i giovani dagli 11 ai 24 anni.
Una dieta equilibrata è sufficiente a soddisfare il fabbisogno quotidiano di fosforo, ma in particolari condizioni cliniche di malassorbimento possono determinarsi difficoltà nella crescita, disturbi ossei, osteoporosi, alterazioni della conduzione nervosa, stanchezza mentale e fisica.
Fonti alimentari di fosforo sono pesce, cereali, verdure, latte, carni bovine, pollame e legumi.
29/08/08
Fosforo: il minerale della memoria
10/08/08
Semplici consigli per prevenire la stipsi
La stipsi – o stitichezza - è una delle condizioni patologiche più diffuse, soprattutto tra le donne. Ecco alcuni semplici consigli per prevenirla regolarizzando il proprio intestino.
Praticare un po' di attività fisica tutti i giorni.
Mangiare almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura.
Preferire pasta, pane e cereali integrali, ricchi di fibre che agevolano il transito intestinale.
Bere molta acqua e liquidi, in modo da ammorbidire le feci e favorirne l'evacuazione.
Evitare alcool e grassi animali, che svolgono un'azione irritante sull'intestino.
Assumere prodotti naturali a base di fibre vegetali solubili, come il glucomannano
02/08/08
Mangiamo in spiaggia?
La famiglia al mare ha solitamente una caratteristica: quella di mangiare sulla spiaggia.
Non sono pochi i nuclei familiari sulle spiagge italiane con borse frigo piene di leccornie e bibite invitanti. Eppure, per la maggior parte di queste persone, mangiare sulla spiaggia è come mangiare a casa, partendo dal primo, passando per un secondo sostanzioso ed un contorno ben condito, il tutto annaffiato da bibite gassate, birra e vino.
Niente di più sbagliato.
In spiaggia si può mangiare, ma con giudizio.
In realtà, bisognerebbe fare un pasto a base di carboidrati, verdure condite con poco olio extravergine e frutta, il tutto innaffiato da acqua oligominerale. Ma, per essere precisi, ogni componente della famiglia dovrebbe mangiare in maniera a lui appropriata...
I bambini devono prediligere verdura e frutta.
Questi alimenti danno loro vitamine e reintegrano i sali minerali persi con la sudorazione; per renderli appetibili si può provare ad aggiustarli in maniera particolare.
L'ideale è comunque una bella e colorata insalata di pasta con pomodoro crudo e basilico. Importante anche dar loro da bere acqua minerale, ma non fredda.
Vanno accuratamente evitate i cibi troppo elaborati, tipo lasagne, tortelloni o similari, e anche panini con insaccati; evitate anche dolci troppo pieni di grassi.
Gli anziani devono puntare innanzitutto su una buona idratazione, bevendo almeno 2 litri di acqua e su cibi sani e nutrienti; se siete donne, mangiate spesso del formaggio, vi aiuterà ad allontanare lo spettro dell'osteoporosi.
Anche il caffé può darvi una mano a tirarvi su, a patto che vi limitiate ad una tazzina dopo il pranzo. Se avete bisogno di riposare, infine, scegliete un luogo ombreggiato e ventilato e non dimenticate di coprire la pancia per evitare congestioni.
Anche per gli adulti vale il consiglio dato per i bambini, cioè quello di prediligere verdura e frutta. Se si soffre di cali di pressione, è consigliabile mangiare anche delle patate bollite condite con sale ed olio extravergine.
Vanno, invece, evitati i cibi troppo grassi (fritture, formaggi stagionati, gelati e dolci con crema e panna, ecc.).
La digestione del pranzo
Solitamente i conti di quanto tempo si impiega a digerire il pranzo li fanno i bambini, impazienti di rituffarsi in acqua.
Il tempo di digestione, invece, è anche un metro di valutazione per la pesantezza degli alimenti ingeriti, che fa riflettere e decidere anche per cibi più salutari, più digeribili e, quindi, meno dannosi.
I pasti ideali sono, ad esempio, la pizza margherita, che è un alimento completo e facilmente digeribile, l'insalata di riso, perché non venga appesantita dalla presenza di uova, formaggio e würstel, che, con il caldo, deperiscono facilmente, un panino caprese (mozzarella e pomodoro), condito con olio extravergine, che apporta tutti i nutrienti necessari ed è anche molto pratico..
Ai limiti estremi troviamo, da un lato, tutti i cibi molto elaborati (primi molto conditi, fritture, ecc.) e dall'altro la sola frutta, capeggiata dall'anguria, che è acqua per il 95%.